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Una donna americana di 22 anni ha subito conseguenze catastrofiche dopo un concerto.La giovane donna ha contratto la legionella e poco dopo ha dovuto subire l’amputazione di entrambe le braccia e le gambe.
Dopo che Evelyn Davis aveva assistito a un concerto, passarono solo pochi giorni prima che cominciasse a sentirsi poco bene e stanca.Si accorse anche di avere la febbre.Poco dopo è stata ricoverata in ospedale, ha dichiarato la 22enne al British Mirror.
I medici le hanno diagnosticato prima la setticemia e poi la polmonite.È finita in coma per 16 giorni.
‘Mia madre mi disse che le avevo detto che volevo morire’, racconta Davis.
Dopo dieci giorni, i medici si accorsero che aveva contratto la legionella.
‘I medici hanno detto che probabilmente l’ho presa dal concerto a cui ho partecipato perché c’era una macchina per la nebbia e probabilmente c’era il batterio della legionella’, ha detto.
In ospedale le sono stati somministrati farmaci per stabilizzare la pressione sanguigna.Tuttavia, questi hanno causato un’interruzione della circolazione sanguigna agli organi, alle mani e ai piedi.
‘Quando mi sono svegliata, ho avuto la sensazione che qualcosa non andasse nei miei arti, perché erano completamente neri e freddi.Ma il mio cervello era ancora molto annebbiato, quindi non riuscivo a elaborare molto’, ha detto.
Alla fine è stata trasferita in un altro ospedale.
‘Non appena sono arrivata nell’altro ospedale, mi è tornata la coscienza.Quando ho visto l’aspetto dei miei arti, ho capito che dovevano essere amputati prima che qualcuno mi dicesse qualcosa’, ha raccontato.
Rimase attaccata a un respiratore per altri due giorni.Alla fine i medici le amputarono entrambe le gambe sotto le ginocchia.Poco dopo le fu amputato il braccio destro, quindi fu la volta del braccio sinistro.
Da allora, ha lottato per tornare alla vita e ha frequentato la riabilitazione.Si era prefissata l’obiettivo di riuscire a stare in piedi nelle foto di famiglia per il periodo natalizio successivo, e ce l’ha fatta.
Non passò molto tempo prima che fosse in grado di muovere i primi passi con le protesi, anche se i medici avevano detto che le possibilità erano scarse.
‘Quando ho sentito i medici dire queste cose, ero determinata a dimostrare che si sbagliavano’, ha detto.